A concert experience by United Soloists Orchestra
Conosci già la sua musica. L'hai sentita nei film, nelle pubblicità, nel pattinaggio artistico. L'hai canticchiata senza sapere il suo nome. Pyotr Ilyich Tchaikovsky ha scritto alcune delle musiche più emozionanti mai create — e questa sera scoprirai perché.
Questo non è un concerto classico tradizionale.
Niente lunghe introduzioni accademiche. Niente movimenti interminabili. È una playlist dal vivo, curata sul palco, delle musiche più potenti, emozionanti e indimenticabili di Tchaikovsky — eseguita dalla United Soloists Orchestra, pensata per conquistare sia l'appassionato di classica sia chi ascolta per la prima volta.
Un viaggio nell'universo di Tchaikovsky in brevi capitoli vividi. Estratti dai suoi balletti, concerti e sinfonie — ogni brano tra i 3 e gli 8 minuti, ognuno un mondo a sé. Tra un brano e l'altro, il direttore condividerà storie e curiosità sulla vita del compositore — momenti di dramma, amore e genio che hanno plasmato queste melodie. Non ascolterai mai più Tchaikovsky allo stesso modo.
Programma:
Il Lago dei Cigni — ma non come l'hai mai sentito. Il direttore artistico Arseniy Shkaptsov ha creato un arrangiamento sinfonico speciale che va oltre le due suite tradizionali. Nascoste nel balletto integrale di tre ore ci sono melodie di straordinaria bellezza che il pubblico dei concerti non ha quasi mai l'occasione di ascoltare. Questa sera prendono vita — 40 minuti della musica più affascinante che Tchaikovsky abbia mai scritto per il palcoscenico.
L'USO è un ensemble svizzero che ha saputo trovare la chiave per rendere la musica orchestrale davvero coinvolgente e culturalmente rilevante per il pubblico contemporaneo. Fondata nel 2017 in Ticino, l'orchestra riunisce solisti e musicisti attivi provenienti dai più prestigiosi ensemble europei con una visione chiara: la musica sinfonica non deve essere musealizzata. La loro identità si basa sulla fluidità strategica dei generi, combinando capolavori classici con arrangiamenti sinfonici di alta qualità di brani pop e rock. Non si tratta di un espediente commerciale, ma di una vera e propria dichiarazione artistica su ciò che la musica orchestrale può rappresentare nel XXI secolo.
Ascolta la playlist:








